Celebrare la fine dell’anno vecchio e dare il benvenuto al nuovo anno è un rito in tutto il mondo. Le tradizioni italiane includono indossare biancheria intima rossa per portare fortuna; gettare vecchie pentole, padelle, vestiti, ecc. per lasciare andare il passato e prepararsi per il futuro; e scatenare fuochi d’artificio per dare il benvenuto al nuovo anno con il botto.
La Storia della Serenata di Capodanno
Il storico, Pietro de Stephanis (1807-1894), ha scritto che tanti anni fa, le donne della città uscivano a Capodanno e cantavano i saluti a cappella ai vicini attraverso i buchi della serratura. Terminavano la canzone, che era sempre la stessa, con l’augurio di un felice anno nuovo – bona nova – prima di passare alla casa successiva. La mattina prossima, le donne tornavano nelle case dove avevano cantato e lasciavano gli auguri per trovare regali dai proprietari di casa.
Nel 1925 la città organizzò un concertino speciale, La Serenata di Capodanno, e per l’occasione scrisse una canzone. Da quell’anno, un paroliere e musicista hanno scritto una nuova canzone per la Serenata. Le canzoni possono cambiare, ma le parole contengono sempre auguri di buona fortuna e armonia per il nuovo anno.
Durante e dopo la seconda guerra mondiale, la tradizione stava vacillando, ma nel 1970 la tradizione è rifiorita. Ancora oggi i pettoranesi si riuniscono a capodanno per salutarsi, ascoltarsi, e cantarsi a vicenda brindando al nuovo anno. Non importa se sono bravi cantanti o no, musicisti professionisti o no; importa solo che vogliano mantenere viva la tradizione.
La Serenata 2020
Sebbene COVID prevenga la Serenata quest’anno, lo spirito è ancora lì. Come esempio delle canzoni, questo è l’inizio di Eccolo il vento da 2018. Michele Avolio ha scritto i testi e la musica.
Eccolo il vento che porta aria nuova
è questo il tempo che passa e che va
e noi questa notte ancora una volta
canteremo canzoni, ci daremo la mano
ci sia questa notte un bel cambio di scena
una scena migliore in questa terra che pena
terra che soffre, terra bruciata
e il canto riscaldi tutta l’aria che c’è.
E allora vai! Vai! Vai!
Portati appresso tutto il male che c’è
vento benigno pulisci quest’aria
portaci pace ed il meglio che puoi
E allora arriva! Anno nuovo
Portaci canti da cantare col cuore
portaci occhi per guardare lontano
portaci mani da stringere piano.